Più corro per raggiungerti
e più mi sfuggi,
quasi come fossi
la fine di quel arcobaleno lungo il fiume.
Allora provo a parlarti
ma è come essere
in un urlo senza voce,
che rincorre un miraggio
nel deserto.
Eppure ti sento
che scandisci le mie giornate
ti vedo
passarmi accanto,
correre e giocare.
E vorrei tenerti per mano
per passeggiare
con te
fino alla foce.
Ma come posso fare,
sei così etereo e sfuggente?!
Oggi ti ho desiderato
come non mai
e per la prima volta
non ti sono corso dietro.
No, non ho riempito la mia giornata
di affannose illusioni,
oggi mi sono semplicemente fermato.
E ad un tratto
eri proprio la
inaspettato davanti a me
e a braccia aperte,
mentre tutto attorno
rallentava
e ogni cosa splendeva
di luce nuova.
Sopra di me
un cielo stellato
come in una foto
senza tempo
a ricordarmi che
bastava solo fermarsi,
per cogliere
in un solo attimo,
tutto il tempo
di cui avevo bisogno.
©2012 Demetrio Rizzo